venerdì 18 novembre 2011

Non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.

Mi butto sul letto, annoiata.  Comincio a scorrere i messaggi sul cellulare mentre mi accendo una sigaretta.
Merda, lo sapevo. Non avrei dovuto farlo. Rimango immobile per un secondo, aspettando che la nicotina abbia un qualche effetto o quantomeno mi obnubili il cervello.
Nulla, troppo tardi.
Mi sembra di avere una palla medica in  gola, faccio fatica a respirare. Penso: "Francesca non piangere cazzo, non devi, non devi, NON DEVI".
Tiro un lungo sospiro, prendo il panda di peluche che ho a fianco e lo scaravento a terra producendo un suono inquietante e gutturale con le corde vocali, affaticate dalla mancanza di ossigeno che persiste da 2 minuti circa.

VAFFANCULO.

Ecco cosa penso. Stringo i pugni e mi affloscio sul cuscino. Sono incazzata nera. Con me stessa, con le persone in generale, con il fottuto mondo.
Tutti vogliono costruire la loro vita ad opera d'arte. Si, ecco, più o meno. Ognuno riempe la sua esistenza con delle figure, delle persone. E' come se fosse una stanza piena di quadri.
Troppo spesso vogliamo che questi quadri siano unidimensionali, in bianco e nero. Anonimi. Intercambiabili. Sostituibili. Persone che entrano ed escono dalla nostra vita come nulla fosse.
Sempre meno spesso desideriamo di avere dei quadri carichi di colore. Che ti abbracciano, che ti avvolgono, che ti riscaldano.  
Abbiamo troppa paura, siamo codardi ed egoisti. Non siamo più capaci di definire la parola "amicizia", "amore", "relazione". Tutto è diventato incostistente, facile come un click su un "mi piace".
Eppure io faccio fatica a dimenticare. Io quei dannati quadri me li ricordo perfettamente. Ne riconosco i punti di luce, ma soprattutto conosco le ombre che li caratterizzano.
Non riesco a mettere quelle opere in cantina, Non riesco a dimenticarle. Non voglio farle marcire.
Io piuttosto preferirei tenerle in soggiorno, sotto una bella luce.
Non posso sempre essere certa che siano stati un buon acquisto, ma di una cosa sono sicura:
Più li terrò in quella stanza, più acquisiranno valore.

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